I volti di etichetta.it: Marion Koch
Marion Koch ci racconta com'è la sua giornata tipo come direttrice di produzione e ci offre una visione esclusiva: " Ogni giorno vengo volentieri a lavorare da etichetta.it perché amo davvero quello che faccio."
Katharina Crusius • 2025-09-30
Chi sei e cosa ti contraddistingue?
Mi chiamo Marion Koch, ho 37 anni e amo lavorare in team, con persone diverse, provenienti da reparti e con competenze differenti. È proprio questa varietà che rende il mio lavoro così stimolante. Ho una forte inclinazione per l’organizzazione e il coordinamento, perciò questo ruolo rispecchia appieno ciò che so fare meglio. Non ho paura di prendere decisioni o di affrontare nuove sfide: anzi, mi motivano ogni giorno.
Qual è il tuopercorso professionale?
Dopo il diploma di maturità con indirizzo economico, ho iniziato la mia carriera con una formazione come graphic designer per media digitali e stampati, specializzandomi in media design.
Ma avevo voglia di crescere ancora, così ho deciso di formarmi come media manager, continuando a lavorare.
Dopo il primo congedo parentale, sono rientrata in azienda con un nuovo incarico: trasformare i reclami dei clienti in un’occasione di miglioramento. Ho iniziato ad analizzare e documentare gli errori per ottimizzare i processi e rendere il nostro lavoro sempre più efficiente.
Dopo il secondo congedo parentale, ho assunto un ruolo nella direzione della produzione. Oggi mi occupo della pianificazione degli ordini e del supporto sia al reparto produttivo che al team qualità nelle situazioni più complesse.
Come sei arrivata a etichetta.it?
Nel 2009 ho iniziato a lavorare come graphic designer presso la tipografia Nilles e da lì ho seguito ogni fase della nascita di etichetta.it. Dopo aver concluso gli studi, sentivo il bisogno di mettere alla prova le conoscenze teoriche acquisite e fare finalmente esperienza sul campo. È bastato poco per capire che il mondo della stampa mi apparteneva molto più di quello del design tradizionale.
Quella che doveva essere un’esperienza di passaggio è diventata un’avventura che dura da 15 anni. Ho avuto il privilegio di contribuire alla creazione del logo e di accompagnare la nascita e lo sviluppo di etichetta.it fin dal primo giorno.
Di cosa ti occupi oggi in etichetta.it e com’è la sua giornata lavorativa tipo?
All’interno della direzione della produzione, mi occupo della programmazione degli ordini sul nostro parco macchine, stabilendo le priorità operative. In sinergia con il customer service, coordino le consegne e mi occupo delle richieste speciali dei clienti. Sono sempre disponibile per supportare il reparto produttivo, risolvere dubbi, prendere decisioni sulla qualità e fornire informazioni operative.
Grazie alla mia esperienza come graphic designer, conosco a fondo i software grafici: questo mi consente di controllare la qualità dei file dei clienti e, se serve, suggerire alternative più efficaci.
Lavorando a stretto contatto con chi opera sulle macchine, riesco a valutare con precisione la fattibilità tecnica e l’impatto visivo delle finiture sulle etichette.
Cosa ti piace di più del tuo lavoro?
La varietà dei compiti e la libertà decisionale. Ogni nuova tecnologia porta con sé sfide e opportunità, e non ho paura di sbagliare: anche dagli errori si impara.
Ma ciò che rende davvero speciale il mio lavoro è il team. Ci supportiamo a vicenda e, nel tempo, molti colleghi sono diventati amici.
… e di etichetta.it come datore di lavoro?
Ogni giorno vengo al lavoro con entusiasmo, perché qui posso fare davvero la differenza.
Siamo un gruppo di persone molto diverse, ma unite dalla voglia di costruire qualcosa di concreto. Ognuno dà il meglio di sé, mettendo in gioco punti di forza e competenze.
Negli ultimi anni abbiamo costruito un legame forte, un vero spirito di squadra che ci aiuta a non perdere mai di vista gli obiettivi e a raggiungerli insieme.
Qual è stato finora il momento più significativo della tua esperienza con etichetta.it?
Non c’è un momento preciso che spicca sugli altri. Quello che conta davvero per me è la fiducia che ricevo ogni giorno. Apprezzo profondamente tutte le opportunità che mi sono state offerte: dalla possibilità di crescere professionalmente senza rinunciare alla famiglia, fino ai viaggi di lavoro che hanno arricchito il mio percorso anche dal punto di vista personale.
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